"Sto pensando di andare anche io in Turchia". Ai colloqui diretti tra Russia e Ucraina di giovedì prossimo non è escluso che partecipi persino Donald Trump. Il presidente americano, in conferenza stampa avverte: "Non sottovalutate la portata dell'incontro", caricando di ulteriori aspettative la ripresa del dialogo diretto tra i due Paesi in guerra. Il tycoon si aspetta che anche Putin si presenti a Istanbul. La pressione di tutto il mondo adesso è sullo Zar. Era stato proprio lui a rilanciare l'iniziativa diplomatica ad Ankara, rifiutando però il cessate il fuoco di trenta giorni richiesto da Kiev, dagli alleati europei e anche dal segretario di Stato americano Marco Rubio. E Zelensky - sollecitato dalla Casa Bianca - non si è soltanto detto disposto a partecipare, ma ha lanciato a Putin il guanto di sfida, invitandolo di persona al tavolo dei negoziati. Si attende quindi una risposta dal Cremlino, che - attraverso il portavoce Peskov - si è scagliato contro Bruxelles: "L'ultimatum dell'Unione europea a Mosca è inaccettabile", ha detto, riferendosi alla minaccia dell'Ue di imporre il 17esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia mercoledì se Putin non accetterà la tregua di 30 giorni entro la mezzanotte di oggi. "Kiev ha subito accettato di incontrare Putin a Istanbul, ricordando quale tra le parti coinvolte sia a favore della pace", ha dichiarato da Roma il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Intanto, Zelensky ha parlato per la prima volta al telefono con Papa Leone XIV, affrontando il delicato tema dei bambini ucraini deportati in Russia. Il presidente ha anche invitato il nuovo Pontefice a compiere una visita apostolica a Kiev.
3 ore fa
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