"Nessuno è immune alla guerra se si trova a Mosca, nemmeno i leader mondiali invitati alla parata del giorno della vittoria del 9 maggio", fa sapere Volodomyr Zelensky, rispondendo alla proposta del Cremlino di una tregua di tre giorni in occasione degli 80 anni della vittoria sovietica contro i nazisti nella seconda guerra mondiale. "Perché soltanto 72 ore?", chiede Zelensky, facendo sapere che Kiev teme che Mosca possa inscenare un attacco fittizio proprio nel giorno delle celebrazioni, per poi puntare il dito contro l'Ucraina. Il presidente rilancia sul cessate il fuoco di 30 giorni, promosso nei mesi scorsi dall'amministrazione americana, aggiungendo che il colloquio avvenuto con Donald Trump in Vaticano è stato il migliore che i due leader abbiano mai avuto. "È un nazista", ribatte il fedelissimo di Putin, Dmitry Medvedev - sostenendo che in caso di provocazioni nel giorno della vittoria, Kiev sparirà il giorno successivo.