“La città proibita” di Gabriele Mainetti: un viaggio tra amore, vendetta e cultura

1 settimana fa
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Dopo il successo di “Lo chiamavano Jeeg Robot” e “Freaks Out”, Gabriele Mainetti torna dietro la macchina da presa con “La città proibita”, un film che promette di incantare il pubblico con una storia intensa e carica di emozioni.

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La pellicola, che sarà distribuita nelle sale italiane dal 13 marzo 2025, sarà presentata in anteprima oggi, 8 marzo, suscitando grande attesa tra gli appassionati di cinema. Il cast, che annovera nomi di grande rilievo come Enrico Borello, Yaxi Liu, Marco Giallini, Sabrina Ferilli e Luca Zingaretti, promette interpretazioni di alto livello. Con una sceneggiatura curata da Stefano Bises, Gabriele Mainetti e Davide Serino, il film si preannuncia come un’opera dal forte impatto narrativo ed estetico.

Foto di Andrea Pirrello

“La città proibita”: una storia di incontri e scontri tra culture

“La città proibita” racconta la storia di Mei, una ragazza cinese che arriva a Roma alla ricerca della sorella scomparsa. Il suo cammino si incrocia con quello di Marcello, un giovane cuoco che gestisce il ristorante di famiglia insieme alla madre Lorena, interpretata da Sabrina Ferilli. Tra debiti lasciati dal padre fuggitivo e un passato ingombrante, Marcello e Mei si trovano a dover affrontare pregiudizi, ostacoli e pericolosi nemici.

La trama si snoda tra amore e vendetta, mettendo in luce il contrasto tra diverse culture e la difficoltà di superare le barriere imposte dalla società. Con un mix di azione, dramma e una fotografia curata nei minimi dettagli, il film si propone come un’opera che unisce il cinema di genere a una profonda riflessione sulla condizione umana.

Foto di Andrea Pirrello

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Mainetti, un regista che continua a sorprendere

Gabriele Mainetti ha dimostrato, nel corso della sua carriera, di essere uno dei registi più innovativi del panorama italiano. Dopo aver conquistato pubblico e critica con “Lo chiamavano Jeeg Robot” e “Freaks Out”, il cineasta romano torna con un film che promette di lasciare il segno.

Con una durata di 137 minuti, “La città proibita” rappresenta una nuova sfida per Mainetti, che ha scritto la sceneggiatura e curato anche le musiche, confermando ancora una volta il suo talento poliedrico. Un’opera attesa con grande curiosità che potrebbe segnare un nuovo capitolo nel cinema italiano contemporaneo.

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| Da Rumors.it

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