Il Met Gala 2025 è stato (finalmente) politico. E non potrebbe essere altrimenti

3 giorni fa
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Il red carpet più atteso dell’anno si è tinto di significati profondi. Il Met Gala 2025, che ha ufficialmente aperto le porte alla mostra “Superfine: Tailoring Black Style”, è stato molto più che una sfilata di celebrità in abiti improbabili. È stato uno statement. Un atto (e fatto) politico.

In un’America in cui l’amministrazione Trump ha dichiarato guerra alle politiche D.E.I. e minaccia le istituzioni culturali che osano parlare di razza, il Met ha scelto di non arretrare. Ha messo il Black style al centro, e lo ha fatto con coraggio.

Met Gala 2025: Superfine, ma non per tutti

Foto: John Angelillo/UPI/Shutterstock/IPA

Il significato del Met Gala 2025: la moda come mezzo di liberazione

La mostra curata da Andrew Bolton e Monica L. Miller parte dal concetto di Black dandyism, un’eleganza sovversiva nata per ribaltare stereotipi e riappropriarsi della propria immagine. In questo contesto, la scelta dei co-chair (A$AP Rocky, Pharrell Williams, Lewis Hamilton, Colman Domingo e LeBron James) non è casuale: ognuno di loro rappresenta una sfaccettatura distinta del modo in cui la moda può diventare linguaggio, identità, orgoglio.

Domingo incarna l’eleganza queer e teatrale, A$AP la fusione tra streetwear e haute couture, Pharrell l’avanguardia afro-urbana, Hamilton l’audacia delle forme, LeBron la quotidianità elevata a stile. Nessuno di loro è stato scelto per “riempire caselle”: sono tutti veri protagonisti culturali.

Dua Lipa e Callum Turner incantano il Met Gala 2025: il debutto sul red carpet

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Il Met resiste, e risplende

Mentre i giganti della cultura statunitense subiscono pressioni per “deradicalizzarsi”, il Met, grazie anche al suo status privato, diventa quasi un bastione della libertà espressiva. Un gesto che, volenti o nolenti, trasforma una festa glamour in un presidio ideologico.

Che lo si voglia ammettere o no, il gala 2025 è stato una forma di allyship. Una parola oggi abusata ma che, in questa cornice, trova piena dignità. Il fashion system – spesso colpevole di appropriazioni e silenzi – ha almeno per una sera lasciato spazio a chi, quel linguaggio, lo ha sempre parlato ma raramente visto riconosciuto.

Timothée Chalamet snobba il Met Gala 2025: svelato il motivo

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Il significato del Met Gala 2025, un evento che chiede: e adesso?

Il rischio è che tutto si fermi qui, nell’ennesimo momento Instagrammabile. Ma chi ha curato e vissuto questo Gala sa bene che il cambiamento non si misura con i look della serata. “Il vero test sarà ciò che accadrà dopo”, ha detto il designer Maxwell Osborne. Ha ragione. Perché, come ci ha insegnato la moda Black, il vero stile non è mai solo estetico. È sempre, inevitabilmente, una presa di posizione.

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| Da Rumors.it

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