Bruxelles, oltre cento barche di cartone davanti al Parlamento europeo

3 ore fa
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Più di 100 barche di cartone a grandezza naturale. Spuntate - è il caso di dirlo - come funghi davanti alla sede europea di Bruxelles. Più che vascelli, veri e propri barconi che riproducono i tanti mezzi di fortuna spiaggiati lungo le nostre coste, dopo traversate di migranti spesso finite in tragedia e dolore. Barche - stavolta - colorate, con impressi motti come “solidarietà”, “umanità” e “nessuno è illegale”. Quasi a voler raccomandare - in modo inquietante - più, e non meno, viaggi della speranza. “Il Parlamento Europeo diventa luogo di propaganda delle associazioni pro-immigrazione” tuona l’eurodeputata della Lega, Silvia Sardone, che alla vista di tutto questo ha fatto un salto sulla sedia, dopo tante battaglie per regolamentare i flussi, come migliore garanzia sia per l’Europa sia per salvaguardare le vite di tanti disperati. Un’iniziativa ancora più inopportuna, fa capire, proprio adesso che l’Europa (grazie all’Italia) comincia a muoversi per gestire il fenomeno migratorio. Le barche - si viene poi a sapere – sono state collocate davanti alla sede delle istituzioni europee da un’associazione tedesca (Awo) per sensibilizzare sul tema dei 130 milioni di rifugiati nel mondo. E chiedere per l’appunto “una politica di asilo dell’Ue basata sulla solidarietà". Chi critica la distesa di barconi davanti alla sede europea contesta invece non solo la forma adottata, un'esposizione pseudoartistica accusata di propaganda, ma anche la sostanza del messaggio veicolato: "Abbiamo bisogno di un'Europa - dice Sardone e non solo - che difenda i propri confini e che la smetta di facilitare le operazioni criminali dei trafficanti di uomini".
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