"Sto affrontando un periodo di prova, e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me. Il nostro fisico è debole ma, anche così, niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere l'uno per l'altro, nella fede, segni luminosi di speranza". Lo scrive il Papa nel testo dell'Angelus, il quinto dal suo ricovero al Gemelli. Francesco ricorda che "il Signore non ci abbandona mai", anche "nei momenti di dolore". Oggi sul piazzale del policlinico c'erano anche trecento bambini. "Grazie, carissimi bambini! Il Papa vi vuole bene e aspetta sempre di incontrarvi", li ha salutati il Pontefice.